Descrizione
Da sempre depredata e pervertita ad uso e consumo delle regole patriarcali, la maternità sta subendo attualmente l’ultima schiacciante e definitiva negazione ad opera del capitalismo patriarcale. Dopo aver frammentato e ripartito la funzione materna in fisica (l’utero) e di cura, ed averla sfruttata, negando le necessità e la natura delle donne, lo scopo ultimo del capitalismo patriarcale è quello di sbarazzarsi della “madre” una volta per tutte. Il suo corpo e la sua potenza creatrice devono essere eliminati perché al loro posto possa installarsi la “creazione maschile” – stravolgimento profondo della “creatività femminile”. Fortemente legata alla riproduzione e alla “crescita economica”, la maternità è un elemento fondamentale nell’economia e nella politica, non altrettanto si può dire della donna/madre che si può bellamente sostituire con GPA, uteri in affitto, biotecnologie, prodotti di mercato ad altissimo margine economico.
E allora ribelliamoci! Riprendiamoci la maternità che ci è propria!! Ci dice Tazi-Preve, riproponendo antichi modelli matriarcali a cui ispirarsi per una nuova società incentrata sulla donna e sulle sue preziose funzioni naturali e pacifiche.