Descrizione
Emily Dickinson (1830-1886), genia della letteratura universale, scrisse centinaia di poesie, di cui ne conosciamo 1786. Indifferente alla fama, che non raggiungeva la sua grandezza, in vita non pubblicò quasi nulla. Con la sua vita rivoluzionò la politica sessuale del suo tempo. Con la sua opera portò alla poesia il mai detto fino ad allora della sensibilità e del piacere femminile libero, in cui l’amore carnale e quello spirituale sono inseparabili. La sua vita e la sua poesia dipesero dall’amore della sua compagna di studi e poi coltissima cognata Susan H. Dickinson, la cui casa era separata solo da una siepe, un sentiero, un gradino di lava e una porta socchiusa.
María-Milagros, studiosa e traduttrice di E. Dickinson, individua in un gruppo di poesie la testimonianza di un incesto subito dalla poeta e la sublimazione di un dolore insopportabile nella poesia e nell’amore, un grande infinito amore per la sua amica e poi cognata Susan.
Questo libro racconta questa storia e la racconta con grazia e dolcezza alle giovani ragazze adolescenti, a cui tutto questo può accadere, perché sappiano che il dolore si può sublimare nello spirito e nell’amore, perché nulla può più dell’amore e della poesia.
Loredana Magazzeni vive a Bologna e si occupa di gender studies, poesia e traduzione. Fa parte del Gruppo ‘98 di Poesia e collabora con la Libreria delle Donne e la Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna.
Luciana Tavernini ha partecipato dagli anni Ottanta all’Associazione Melusine, alla Pedagogia della differenza e poi alla Comunità di pratica e riflessione pedagogica e ricerca storica, ora Comunità di storia vivente. Ha insegnato nelle scuole medie, nei corsi 150 ore e italiano a donne straniere. Scrive su diverse riviste e siti internet.