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Danna e Norcia nei consigli della Casa delle Donne di Milano

La Casa delle Donne di Milano ha inserito due nostri titoli nella rubrica “Lo consiglio perchè“. Si tratta di “La piccola principe” di Daniela Danna e di “A proposito di Elena” di Giusi Norcia.

Ecco un breve estratto dell’articolo.

“Eccoci con due nuove proposte di libri, editi da VandA. Scavando tra i miti e i racconti più noti e riscrivendoli in chiave femminista compaiono molte prospettive nuove. Il saggio di Daniela Danna, LA PICCOLA PRINCIPE – Lettera alle giovanissime su pubertà e transizione (VandA epublishing, 2018) affronta con delicatezza e competenza temi complessi su sesso, genere, identità e modificazioni: tutti argomenti che oggi ci stanno molto a cuore e richiedono un lavoro aperto di comprensione. Giuseppina Norcia, nel testo misto di saggi e di invenzioni creative “A proposito di Elena” (Vanda, aprile 2020) esplora e fa rivivere la figura affascinante e ambivalente della magnifica donna (o dea?) “di Troia e di Sparta” e invita a comprendere le sue molte facce e a muoversi tra i suoi misteri cercando nuovi significati della bellezza e della libertà, oltre gli schemi patriarcali.”

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“A proposito di Elena” – recensione La Donna e il Mostro nel Mito

Sul blog La donna e il Mostro nel Mito è uscita una bellissima recensione di “A proposito di Elena” di Giuseppina Norcia.

Eccone un estratto.

“Giuseppina Norcia è una garanzia: la sua è una scrittura che viene da “lontano”, da una lontananza fatta di sapienza, saggezza, amore ed elezione. Giuseppina Norcia è una creatura armoniosa, tra le cui mani scivolano sete d’Oriente e lini d’Occidente, nella cui voce c’è la grazia di una poetessa e la potenza oracolare di una profetessa sicana.

Dopo il suo Achille, “compagno di Thanathos”, non mi sarei mai aspettata Elena e, invece, ecco che, sorprendentemente, arriva colei della quale nessuno ha saputo dire “com’era fatta”: del resto, “Nessuno lo sa, perché nessuno l’ha mai guardata: bisognava adorarla come una dea o possederla come una femmina” e gli uomini la amavano “fino ad esserne terrorizzati”.

Con un incipit di tal genere, non si può che immergersi “dentro” l’incantesimo di Elena, del suo odore, che “si respira” anche se lei non c’è.

Di Elena non si sa niente. Crediamo di conoscerla, non l’abbiamo mai guardata”: è questo il paradosso, Elena, infatti, è la bellezza e la sciagura, è doppia, è carnefice e vittima, è fiamma d’amore, oggetto d’odio.

Elena è una maledizione, per sé e per gli altri: “tutti coloro che hanno desiderato Elena, intorno a lei hanno costruito un’ossessione consumata nella violenza, individuale e collettiva. Nella rovina”. Elena è Lolita, ma è anche vittima sacrificata; Elena è un corpo da espugnare come fosse una citta e, allora, sostiene l’autrice, “il sesso diviene un’esposizione del potere e della guerra”.

E’ maestra di seduzione Elena, come Aspasia, “con lo sguardo da cagna”, ma è figlia di Zeus, forse; oggetto di una contesa divina, è la vittoria amara della bellezza, una bellezza “mai detta”, che solo apparentemente vince, perché “la bellezza è divenuta una prigione” e “mantiene sempre un carico di dannazione”.”

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La bellezza tra salvezza e perdizione. “A proposito di Elena” di Giuseppina Norcia

Su Sulromanzo.it è uscita una bella recensione di “A Proposito di Elena” di Giusi Norcia firmata da Eva Luna Mascolino.

Eccone qui uno stralcio:

A proposito di Elena di Giuseppina Norcia, uscito per VandA edizioni in versione digitale nel mese di maggio e in edizione cartacea lo scorso giugno, è una pubblicazione che fin dal titolo fa riferimento alla sua struttura e al contenuto, pur mantenendo viva la curiosità di chi si appresta a leggere una trattazione ragionata su una delle figure mitologiche più celebri e decantate dell’antica Grecia. Proprio per questo, da una parte, il focus su Elena di Sparta sembrerebbe avere fin troppi precedenti autorevoli per suscitare interesse, anche se dall’altra parte la scansione scelta dell’autrice ne chiarisce l’originalità e gli approfondimenti svolti a monte.

Il testo, infatti, si configura come uno studio ragionato sulla natura archetipica e allo stesso tempo inevitabilmente umana della giovane figlia di Tindaro, che si sviluppa per lo più in ottica tematica, oltre che temporale, nel tentativo di scorporare le voci circolate su questo personaggio, le sue caratteristiche, le diverse versioni del suo mito e le parole che pronuncia secondo l’uno o l’altro autore classico. È per tale ragione che Giuseppina Norcia esordisce evidenziando innanzitutto il più grande paradosso legato alla sua storia, ovvero l’assenza di una qualsiasi descrizione fisica di Elena nonostante la fama di donna più bella del mondo, per poi concentrarsi sull’effetto che tanto fascino ha esercitato sulle persone intorno a lei e sul suo stesso destino individuale.”

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A proposito di Elena – recensione Rivista Blam

Su Rivista Blam è uscita una bella recensione di “A proposito di Elena” di Giusi Norcia.

Eccone un estratto.

“A inizio giugno è uscito nelle librerie il nuovo lavoro di Giuseppina Norcia, pubblicato da Vanda edizioni, casa editrice indipendente che si definisce “dalla parte del femminismo” e si occupa di dar voce alle donne e al dibattito sul femminile. Per questo nel suo catalogo trova spazio anche un saggio bello quanto complesso come A proposito di Elena.

Elena di Sparta, emblema della bellezza: figura enigmatica ma contemporanea

“I miti non hanno vita per sé stessi, attendono che noi li incarniamo”, solo allora ci offriranno intatta la loro linfa.

Le vicende di Elena di Sparta, emblema della bellezza assoluta per la cultura occidentale, ci sembrano note. Crediamo di conoscerle dai banchi di scuola, dove abbiamo studiato l’assedio decennale di Troia da parte degli Achei, generato dal desiderio di possedere Elena. Moglie del re Menelao, rapita per amore (o per l’inganno di Afrodite) dal principe troiano Paride, Elena appare sin da subito il pretesto dello scontro tra i due schieramenti, la merce di scambio per la pace, il trofeo di guerra.

Ma cosa realmente sappiamo su Elena? Nessuno la descrive, nessuno ne considera la volontà o le inclinazioni, i pensieri e i sentimenti. Elena è un enigma, è espressione del desiderio ma anche dell’inganno. Gli uomini la desiderano, ma non l’hanno mai realmente osservata; le donne la odiano e la temono assoggettate dall’invidia e dal continuo confronto.

Elena non è dunque ancora oggi un simbolo potentissimo della mercificazione del corpo femminile? Della bellezza da possedere a tutti i costi ma che diventa schiavitù, prigione?”

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