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Robin Morgan

Robin Morgan, scrittice, saggista politica, attivista femminista, giornalista (ha diretto il bimestrale “Ms”), ha pubblicato ventidue libri, fra cui le ormai classiche antologie Sisterhood is powerful (1970) e Sisterhood is global (1984), ed è tradotta in tredici lingue. Ricopre un ruolo di primo piano nel movimento femminista internazionale.

Ne Il demone amante, con scrittura poetica e sguardo implacabile, Morgan decostruisce il tema della violenza, svelandone funzione e moventi, sia quando si manifesta in privato nella violenza domestica, sia come violenza di Stato e guerra, sia quando prende il volto della rivoluzione.

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Laura Castellani

Laura Castellani, laureata in Sociologia con la tesi “Il lavoro contadino. Processi globali e lavoro locale”, ha gestito dal 2014 al 2018 una piccola azienda agricola in provincia di Rimini. È promotrice del progetto Essere Contadine e attivista nei movimenti femministi ed ecologisti.

Contadine si diventa è un libro unico, su una realtà imprenditoriale in grande crescita: le “contadine multitasking”, appassionate e convinte, rompono gli schemi e segnano un cambio di rotta, perché oggi, secondo l’adagio beauvoiriano, “contadine si diventa” non si nasce.

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Lou Andreas Salomè

Lou Andreas Salomè viaggia per tutta l’Europa. Colta, sensibile, dalla mente brillante e acuta, è aperta alle novità del nuovo secolo, alle avanguardie artistiche e, soprattutto, alla psicoanalisi (Freud ne parlerà con ammirazione e stima). Scrive saggi, articoli, romanzi, recensioni teatrali. Ha intense relazioni intellettuali, spirituali e affettive con alcune delle figure più importanti del Novecento, come Rilke e Nietzsche. Per tutti sarà ispiratrice, musa, allieva, amica.

L’umano come donna è un testo fondamentale che ha aperto la strada alla riiflessione sulla femmnilità e sulla differenza sessuale mentre L’erotismo è un testo di rara profondità e di sorprendente attualità

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Marta Correggia

Marta Correggia è magistrato dal 2002, vive e lavora a Napoli. Ha pubblicato racconti su antologie e riviste letterarie (Perrone, Storie, Tina la rivistina) e ha curato pubblicazioni di carattere giuridico (Guida al diritto – Sole 24 ore, Giuffré, Simone editore) “Il mio nome è Aoise” è il suo primo romanzo.

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Miki Agrawal

Miki Agrawal è un’imprenditrice sociale seriale. Ha ricevuto il Disruptive Innovation Award del Tribeca Film Festival, è stata nominata Young Global Leader 2017 dal World Economic Forum e Imprenditrice sociale dell’anno dal World Technology Summit, è stata una delle donne imprenditrici più impressionanti del 2016 della rivista INC e la Top 20 Millennials on a Mission di Forbes, ed è finita sulla copertina della rivista Entrepreneur nel 2016.

È la fondatrice dell’acclamato concetto di pizza alternativa farm-to-table chiamato WILD (www.eatdrinkwild.com) con tre sedi a New York City, una in Guatemala e altre in arrivo.

Ha co-fondato e costruito THINX, un marchio di biancheria intima high-tech, a prova di mestruazioni, e ha portato l’azienda come CEO alle Most Innovative Companies di Fast Company del 2017, aiutando decine di milioni di donne a migliorare le mestruazioni. Ha anche co-fondato Icon, un marchio di biancheria intima high-tech a prova di pipì che aiuta le donne a gestire le perdite leggere della vescica.

Recentemente ha fondato TUSHY (www.hellotushy.com), un’azienda che sta rivoluzionando la categoria dei servizi igienici americani con un accessorio per bidet moderno, economico e di design che migliora la salute e l’igiene umana e protegge l’ambiente dallo spreco di carta igienica. Lei e il suo team stanno anche aiutando a combattere la crisi sanitaria globale portando latrine pulite alle comunità sottosviluppate in India attraverso la loro partnership con Samagra.

È l’autrice di Do Cool Sh*t, un libro sull’imprenditorialità e il design dello stile di vita.

Sovversive. Manifesto contro gli stereotipi di genere smonta gli stereotipi a cui siamo sottoposte fin da bambine, sfacciato e irriverente è destinato a chiunque si scontri con gli assiomi della società e da chi vuole di più dalla vita.

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Christine Delphy

Una delle più grandi teoriche del femminismo mondiale, è la maggiore rappresentante in Francia del femminismo materialista. Dopo aver studiato sociologia alla Sorbona, si è trasferita a Chicago e poi a Berkeley negli Stati Uniti, dove ha preso parte al movimento per i diritti civili e al Washington Urban League (organizzazione in difesa dei diritti dei neri).

Tornata in Francia, entra nel CNRS nel 1966 e nel 1968, partecipa alla fondazione del Movimento di Liberazione della Donna (MLF), con il gruppo FMA – “Féminin, masculin, avenir” – che diventa, nel 1969, “Féminisme, marxisme, action”.

È stata fra le otto femministe (tra cui Monique Wittig) che il 26 agosto 1970 deposero una corona di fiori all’Arc de Triomphe per la moglie del milite ignoto, “scandalo” che segnò la nascita del Movimento di Liberazione della Donna nei media europei. Co-fondatrice di Questions féministes con Simone de Beauvoir nel 1977 e poi di “Nouvelles questions féministes” (1981), ha introdotto in Francia le idee del femminismo materialista e il concetto di genere. Ha sviluppato il concetto di economia del patriarcato e ha descritto il lavoro domestico come la base di un modo di produzione distinto dal modo capitalista. Negli ultimi anni, è stata particolarmente attiva nella difesa dei diritti delle donne musulmane stigmatizzate per la questione del velo, la cui messa al bando Delphy collega ad antiche radici coloniali ma anche sessiste.

Le sue pubblicazioni più importanti sono Il nemico principale (vol.1). Economia politica del patriarcato (1998, 2009) e Il nemico principale (vol. 2). Pensare il genere (2001, 2009), Classificare, dominare. Chi sono gli altri? (2008), questi ultimi in uscita per VandA edizioni fra il 2022 e il 2023.

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Magdalena Barile

Magdalena Barile è autrice teatrale e sceneggiatrice. Collabora con diverse compagnie teatrali della scena contemporanea –  fra le altre Motus (Rimini), Accademia degli Artefatti (Roma), Animanera (Milano),  Le Brugole (Milano), Charioteer Theatre (Edinburgh).  È coordinatrice del Corso Autore Teatrale della Scuola Civica Paolo Grassi di Milano dove insegna scrittura drammaturgica.  Insegna inoltre sceneggiatura allo Ied, Istituto di Arti Visive di Milano.

Gentlemen Anne racconta di donne dedite al piacere, alla conoscenza, all’arte e alla sfida, donne che più che a procreare e a conservare pensano a distruggere o a distruggersi. Una vera rivoluzione.

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Katia M.

Katia M. è un nome fittizio. Per VandA ha scritto “Fai la brava. Se il mostro delle favole è mio padre“. Lo pseudonimo è una cautela usata dall’autrice per salvaguardare la privacy degli affetti più cari, dal momento che la storia che racconta è vera.

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Giulia Mafai

Protagonista della cultura italiana del ‘900, terza e ultima figlia di Mario Mafai e Antonietta Raphael, sorella di Myriam Mafai, intraprende la carriera di costumista e scenografa a partire dal 1950 lavorando con alcuni dei registi più famosi del periodo tra cui Vittorio De Sica, Mario Monicelli, Damiano Damiani e altri. È stata ideatrice e curatrice del Laboratorio del Carnevale di Venezia dal 1978 al 1985 e curatrice e organizzatrice di mostre di Arte e di Costume in Italia e all’estero. Ha pubblicato un prezioso e dotto volume “Storia del Costume dall’Età  Romana al Settecento” (Skirà , 2011), il romanzo “La ragazza con il violino” (Skirà, 2013) e il testo “Ebrei sul Tevere” (Gangemi, 2017).

Agenda rossa racconta del casuale ritrovamento di una vecchia agenda da parte di una giornalista che si metterà sulle tracce della legittima proprietaria: una storia feroce, tra fascisti e partigiani che, fra echi morantiani e squarci neorealisti, ci racconta la dura lotta che le donne di quella generazione hanno condotto per aprire la strada alla nostra emancipazione e alla nostra libertà.

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Vita Sackville-West

Vita Sackville-West (1892-1962), nata da famiglia aristocratica e sposata al diplomatico Harold Nicolson, da cui ebbe due figli, condusse una vita audace e fuori dagli schemi. Grande viaggiatrice e apprezzata scrittrice, fece parte del circolo di Bloomsbury. È nota la sua relazione amorosa con Virginia Woolf, che a lei si ispirò per il romanzo “Orlando”, trasfigurazione letteraria del loro amore. Altri suoi scritti pubblicati in Italia sono “Ogni passione spenta”, “La signora scostumata” e il carteggio con Virginia Woolf, “Adorata creatura”.

Con Aphra Behn ci racconta la storia della prima scrittrice professionista della letteratura inglese: Vita Sackville-West fu la prima a riscattare Aphra Behn dal disprezzo della critica misogina, con questa biografia pubblicata nel 1927.

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François Koltès

François Koltès, cineasta, architetto, scenografo, romanziere, personalità  eclettica dal timbro artistico fortemente originale, ha lavorato nel teatro a fianco di grandi nomi, come Bernard- Marie Koltès (suo fratello) e Patrice Chéreau. Nel cinema si è affermato con film documentari, fra i quali: ” Rêves égarés”; “Bernard-Marie Koltès, comme une étoile filante e Sommeil sans retour”, di carattere poetico e insieme politico, ottenendo grandi riconoscimenti. Ha pubblicato i romanzi “Petit homme, tu pleures” (2007), “Des Vêpres noires” (2010) e il libro di racconti “Les Croix des champs” (2015).

Racconti italiani è il suo primo libro pubblicato in Italia.

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Monica Lanfranco

Monica Lanfranco, giornalista, scrittrice e formatrice, ha insegnato “Teoria e Tecnica dei nuovi” media all’Università  di Parma e conduce corsi di formazione sulla comunicazione e il linguaggio non sessista, sulla storia e il pensiero del movimento delle donne, sulla risoluzione non violenta dei conflitti nel lavoro e nelle dinamiche collettive. Ha pubblicato “Uomini che odiano le donne”, “Virilità, sesso, violenza: la parola ai maschi”, “Parole madri”. Dal 1994 dirige il trimestrale femminista “Marea”.

Voi siete in gabbia, noi siamo il mondo racconta a vent’anni dalle manifestazioni del G8 di Genova il punto di vista delle donne che c’erano e che le hanno vissute sulla loro pelle. Mio figlio è femminista è il suo libro più recente.

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Erella Shadmi

Erella Shadmi è una femminista radicale, attivista pacifista, antirazzista e studiosa. Ha co-fondato il Kol Ha’Isha (Centro femminista di Gerusalemme) e il Fifth Mother (Movimento per la pace delle donne). Già a capo del Women’s and Gender Studies Program, è lettrice senior di Criminologia e di Applicazione della legge presso il Beit Berl College in Israele.

Il sentiero della madre supporta da plurimi punti di vista una reale e saggia alternativa per l’evoluzione dell’umanità: un nuovo modello materno e matriarcale al posto di quello patriarcale e capitalista.

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María-Milagros Rivera Garretas

María-Milagros Rivera Garretas, storica, filologa, traduttrice, saggista, insegna all’Università  di Barcellona. Specialista di Emily Dickinson, ha tradotto in spagnolo con Ana Maňeru Mèndez, l’intero corpo delle poesie delle Dickinson (2012 -2015).

In Emily Dickinson. Vita d’amore e poesia individua in un gruppo di poesie la testimonianza di un incesto subito dalla poeta, la sublimazione di un dolore insopportabile nella poesia e nell’amore e un grande infinito amore per la sua amica e poi cognata Susan.

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Mariam Irene Tazi-Preve

Docente femminista, si occupa di politica e riproduzione, insegna all’Università  negli Stati Uniti e in Austria. Ha pubblicato “Motherhood in Patriarchy” (2013), in Italia “Contro la maternità patriarcale” (VandA edizioni, 2020).

Il suo ultimo libro è “Il fallimento della famiglia nucleare” (VandA 2021).

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Carol Gilligan

Carol Gilligan è un’attivista femminista fra le più celebri al mondo, docente della New York University e autrice di “Con voce di donna” (1982) e “La nascita del piacere” (2002), fra i libri femministi più influenti di tutti i tempi.

Con Naomi Snider ha scritto Perché il patriarcato persiste? (VandA 2021).

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Christa Wolf

Scrittrice tedesca celebre in tutto il mondo. Fra le più amate dalle donne, autrice di libri divenuti “cult” come Cassandra (1983) e Medea (1996). Anche per lei la politica aveva avuto una parte molto importante nella sua vita, fermamente convinta della missione politica della letteratura.

VandA ha edito un suo importantissimo intervento con Alessandra Bocchetti e Rossana Rossanda in Se la felicità… Per una critica al capitalismo a partire dall’essere donna (2021).